L'Araldo della Fede Bahá'í

IL BÁB (SHÍRÁZ 1819 - TABRÍZ  1850)

La Fede Bahá’í è imperniata attorno a tre Figure centrali: primo tra queste un giovane, nato a Shíráz, di nome Mírzá 'Alí-Muhammad, noto come il Báb (la Porta), il Quale nel maggio del 1844, venticinquenne, proclamò di essere l'Araldo Che, secondo le Sacre Scritture di precedenti Dispensazioni, avrebbe annunciato e preparato la Via per l'avvento di un Personaggio più grande di Lui, il Quale - come dicevano le stesse Scritture - avrebbe avuto la missione di inaugurare un'era di giustizia e pace, un'era che, salutata quale consumazione di tutte le precedenti Dispensazioni, avrebbe dato inizio a un nuovo ciclo nella storia religiosa dell'umanità.

Un'improvvisa e dura persecuzione scatenata dalle forze organizzate del clero e dello Stato nella Sua terra natale riuscì a provocarNe successivamente l'arresto, l'esilio fra i monti dell'Ádhirbáyján, l'imprigionamento nelle fortezze di Máhkú e Chihríq e la fucilazione, nel luglio 1850, nella pubblica piazza di Tabríz. 

Migliaia dei Suoi seguaci furono messi a morte con tale barbara crudeltà da suscitare la profonda simpatia e l'incondizionata ammirazione di vari scrittori, diplomatici, viaggiatori e studiosi  occidentali, alcuni dei quali, testimoni di questi abominevoli oltraggi, furono mossi a tramandarli nei loro libri e diari.

LA MISSIONE DEL BÁB

 (…) Per sei anni, il Báb, insegnò che si avvicinava l’apparizione di una nuova Manifestazione di Dio ed Egli doveva preparare la strada alla Sua venuta. Diceva alla gente che stavano per essere testimoni dell’alba di una nuova Era, l’alba del Giorno Promesso di Dio. Li invitava a purificare il cuore dalle vanità del mondo per poter riconoscere Colui Che Dio avrebbe reso manifesto. Migliaia e migliaia di persone accettarono il messaggio del Báb e incominciarono a seguirne gli insegnamenti. Ma il Governo dell’Iran e il potente clero che dominava le masse insorsero contro di Lui. I Suoi seguaci furono perseguitati e molti di loro furono messi a morte. Anche il Báb fu martirizzato a trentuno anni da un reggimento di settecentocinquanta soldati. Dopo il Suo martirio, i resti del Báb furono raccolti dai Suoi seguaci e portati di luogo in luogo, sempre nascosti ai nemici della Fede. Infine furono trasferiti sul Monte Carmelo in Terra Santa.

 

IL FONDATORE DELLA FEDE BAHÁ’Í:

BAHÁ'U'LLÁH (TÍHRÁN – PERSIA 1817 - AKKÁ – PALESTINA 1892)

Bahá’u’lláh nacque nel 1817 a Tíhrán, capitale dell’Iran. Mostrò segni di grandezza fin dalla Sua prima infanzia. Ricevette un’istruzione fondamentale in casa, ma non aveva bisogno di frequentare le scuole, perché Dio Lo aveva dotato di un sapere innato. Bahá’u’lláh proveniva da una famiglia nobile e quando era ancora giovane, Gli fu offerta un’alta posizione alla corte dello Sháh, ma la rifiutò. Voleva dedicare il suo tempo ad aiutare gli oppressi, gli infermi e i poveri e a promuovere la causa della Giustizia.

Vi sono due aspetti della vita di Bahá’u’lláh che occorre ricordare in particolare. Il primo sono le sofferenze che Lui sopportò. Il secondo è l’enorme influenza che Egli esercitava sul cuore e sulla mente della gente.

Questi due aspetti caratterizzano la vita di tutte le Manifestazioni di Dio.

Le sofferenze di Bahá’u’lláh ebbero inizio nel momento in cui incominciò a proclamare la Causa di Dio. Visse fra esili, prigionie e persecuzioni. Fu relegato in catene in una buia e lugubre segreta a Tíhrán. Fu esiliato quattro volte da un Paese all’altro e infine fu mandato nella colonia penale di ‘Akká nell’Impero Ottomano. In questa città le sue sofferenze furono tali che Egli chiamò ‘Akká la «Più Grande Prigione».

In una delle Sue Tavole leggiamo: «Ricorda le Mie giornate durante le tue giornate, e la Mia afflizione e il Mio esilio in questa remota prigione. E sii tu così saldo nell’amor Mio che il tuo cuore mai non vacilli, anche se le spade dei nemici facciano piovere colpi su di te e tutti i cieli e la terra insorgano contro di te».

Due potenti corti, quella del re dell’Iran e quella dell’imperatore ottomano, hanno fatto di tutto per opporsi a Bahá’u’lláh e ai Suoi Insegnamenti. Ma non è facile spegnere la Luce della Verità. L’acqua versata su questo fuoco per spegnerne la fiamma si trasforma in olio e il fuoco brucia con maggior intensità.

Non si riuscì a far nulla per arrestare la crescente influenza di Bahá’u’lláh. Quanto più lontano Lo bandivano le autorità, tanto più grande era il numero delle persone che erano attratte dai Suoi Insegnamenti e riconoscevano il Suo Potere e la Sua Maestà. Malgrado la costante persecuzione, Bahá’u’lláh continuò a rivelare la Parola di Dio per oltre quaranta anni e donò a questo mondo tanto amore e tanta energia spirituale che la vittoria finale della Sua Causa è certa.

 

Free Web Hosting